L’elfo Ben
Nessun periodo come quello che precede il Natale ci fa vivere l’esperienza dell’attesa.
È un’attesa carica di gioia e di sensazioni positive ma a volte ci lasciamo prendere dalla frenesia dei preparativi e degli acquisti e finiamo con il contagiare anche i nostri bambini, trasmettendo loro un’idea sbagliata di questo magico momento dell’anno.
Impegnati in una corsa contro il tempo, contiamo quanto manca all’arrivo, aprendo le finestrelle dei calendari dell’avvento ormai di ogni tipo, modello e colore.
Il calendario di cui vi parlerò oggi è unico nel suo genere e sono sicura che se continuerete a leggere, scoprirete un mondo che è ancora sorprendentemente bello da vivere.
Sono venuta a conoscenza di una associazione chiamata ‘Chi BEN comincia’ (andate anche voi a sbirciare il sito “chibencomincia.org”) e decido così di fare due chiacchere con Marco Meroni, il suo presidente e capirete presto il perchè.
Ciao Marco e grazie per questo tempo che stai dedicando a questa intervista. Iniziamo subito. Raccontaci un po’ di come è nata, e soprattutto perchè, l’associazione ‘Chi BEN comincia’.
Ciao Elisa, mi presento. Sono Marco, il presidente dell’organizzazione no profit ‘Chi BEN comincia’, fondata insieme ad altri amici l’anno scorso dopo che avevamo presentato il primo anno il calendario dell’avvento dell’elfo BEN. Tutto è partito quasi per gioco, una cosa tra amici e poi il progetto ci è esploso letteralmente in mano, perchè è piaciuto davvero, tanto sia agli adulti che ai bambini.
La mission dell’associazione è quella di trasmettere i veri valori ai bambini, in primis quelli del Natale che, a pensarci bene poi, sono anche quelli della vita.
Il progetto del calendario nasce addirittura l’anno prima, nel 2020, dalla mia necessità personale di insegnare ai miei figli i veri valori del Natale visto che li stavano un po’ perdendo e di questo periodo restavano solo i regali, i dolci, le sorprese e via dicendo.
Non che volessi estirpare completamente queste abitudini però ho pensato che se riuscivo a trasmettere ai bambini qualcosa di valore, forse magari facevo del bene un po’ a tutti.
Realizzato quindi il calendario dell’avvento, il primo anno, per i miei bambini (che hanno apprezzato molto), abbiamo deciso di lanciarlo in maniera un pochino più strutturata ed è così diventato una mega casetta con le letterine, con i video, ecc.
Quindi, sintetizzando, il concetto è quello di provare a trasmettere i veri valori della vita ai bambini.
Vedi io ho un figlio disabile di 10 anni che crescerà in un mondo che adesso non mi piace molto e allora vorrei provare a “cambiarlo” e per farlo non posso pensare di cambiare le persone adulte, che ormai sono strutturate, posso rivolgermi però ai bambini in modo tale da spiegare le cose alla generazione futura, quella cioè che crescerà con lui.
piuttosto delle lettere in cui si affrontano vari temi come la pace, l’inclusione, l’accettazione della diversità, la convivialità, il rispetto delle persone e così via.
Immaginati una casetta realizzata con una bella struttura in cartonato.
Il fil rouge è questo elfo chiamato BEN a cui babbo Natale ha incaricato di salvare il Natale e per fare ciò chiede aiuto ai bambini. Ogni giorno, aprendo la casella del giorno corrispondente, i bambini troveranno un aneddoto, una storia o un racconto legato all’argomento del giorno.
Poi l’elfo dà un compito al bambino, come ad esempio dei lavoretti artistici o un semplice abbraccio, compiti non troppo impegnativi ma densi di significato.
In abbinamento c’è anche la parola del giorno (come ad esempio, tolleranza, rispetto, dignità, ecc.) ed infine un QR code che inquadrandolo rimanda alla pagina Youtube del nostro canale, dove ci sono i video dell’elfo Ben, dei cortometraggi in cui si riprende il discorso della giornata in maniera un po’ ironica.
Possiamo anticipare che anche Frolla avrà un ruolo. Puoi rivelarci qualcosa di più?
Certamente! Quest’anno ho introdotto delle collaborazioni con alcune guest star, fra cui anche Frolla.
Frolla sarà collegata al tema delle tradizioni natalizie. L’elfo Ben suggerirà al bambino una tradizione natalizia e i nostri amici di Frolla insegneranno loro a fare un biscotto speciale per Natale, grazie ad un video di una ricetta realizzato proprio dai ragazzi di Frolla.
Ci saranno anche altri personaggi speciali come Padre Giampaolo che è il responsabile di tutto l’Antoniano, ‘Il Pimpa ‘che è un artista di strada che va nelle aree di guerra a portare un sorriso ai bambini (adesso ad esempio è in Ucraina), Beppe Manno che è un famoso apicoltore, i cuori eroi, Piadino, e tanti altri personaggi correlati tutti ad un tema.
L’altra cosa che abbiamo aggiunto quest’anno sono 12 canzoni scritte dagli autori dello Zechino d’Oro per noi. Abbiamo cercato di rendere il più multimediale possibile il percorso, in modo tale da riuscire a raggiungere con toni e canali diversi tanti bambini.
Quanti calendari avete venduto quest’anno?
Siamo riusciti a distribuirne ben 3.800. È uno strumento che stanno utilizzando anche tante scuole, soprattutto nel nostro territorio (ndr. Como), già l’anno scorsco qualche scuola ci aveva seguito, ma quest’anno se ne sono aggiunte tante altre.
Uno dei prossimi obiettivi è quello di raggiungere tutte le scuole della Lombardia.
Il desiderio è di riuscire a vendere decine di migliaia di copie per essere una valida alternativa a tutti i tradizionali calendari dell’avvento, con la speranza di riuscire a trovare qualche grande nome che ci supporti sia dal punto di vista della distribuzione, penso ad esempio ad una catena importante che sposi il progetto nell’intento di dare ai bambini qualcosa di più.
Un’altra cosa importante sarebbe quella di trovare un testimonial famoso che ci aiuti a dare ulteriore visibilità.
Come si fa ad avere il calendario?
Noi abbiamo sempre distribuito i calendari tramite i cosidetti ambasciatori che prendono gli ordini e li distribuiscono. Da quest’anno abbiamo anche una collaborazione con la ditta ‘Creativamente’ che produce e distribuisce giochi per bambini educativi e bellissimi.
Si sono innamorati del progetto e così ci hanno aiutato a produrlo e a creare anche i 3 giochi che si trovano all’interno del calendario. Ci hanno dato una grossa mano anche nella distribuzione tanto da coprire tutta l’Italia con oltre ben 250 negozi. Inoltre dal loro sito è possibile anche acquistarlo nell’ecommerce.
L’unico problema adesso potrebbe essere dato dalla disponibilità perchè è praticamente sold out in quasi tutti i punti vendita.
Il ricavo delle vendite del calendario a cosa è destinato?
L’obiettivo è di ripagarsi delle spese vive per la realizzazione e poi tutto il resto quest’anno è destinato al progetto ‘Operazione Pane’ dell’Antoniano che sostiene le mense francescane in Italia e nel mondo e che ogni giorno accoglie chi ha perso tutto e ha bisogno di aiuto per ritrovare la speranza.
I frati di Operazione Pane lavorano ogni giorno per accogliere e aiutare chi è in difficoltà, offrendo un pasto caldo, una parola di conforto, un aiuto nelle spese quotidiane o quello che serve per trascorrere la notte.
L’obiettivo ogni anno è quello di andare a supportare un progetto diverso, quest’anno le mense francescane dei poveri, l’anno prossimo… vedremo.
L’idea però non è quella di raccogliere fondi. Quello che noi vogliamo è portare i valori ai bambini, è quello il nostro scopo. Vogliamo che le persone acquistino il nostro prodotto perchè è bello, tra l’altro ha anche una funzionalità pedagogica (è stato realizzato insieme anche a due educatrici professionali) per cui stiamo parlando di un percorso educativo vero e proprio. L’idea alla fine è quella di creare VALORE!
Quanto ha inciso il fatto di essere papà di un bambino con disabilità nell’apertuta dell’associazione? Pensi che l’avresti aperta comunque?
Ah che bella domanda (ndr. ridiamo insieme per stemperare un po’). Mio figlio si è ammalato quando aveva 4 anni, fino a quell’età era un bambino normalissimo poi ha avuto un virus che lo ha reso tetraplegico e per respirare usa un respiratore. Ha la fortuna adesso, grazie alla tecnologia, di poter fare tante cose, tipo andare a scuola, suonare il pianoforte e tanto altro, però ovviamente per noi la vita è cambiata drasticamente. Ho sempre voluto apportare valore alla società, però la vita di tutti i giorni, la routine, la noia, e forse anche non capire il gran valore che c’è nella vita e nella famiglia, mi ha sempre portato a procrastinare.
Poi è successa questa cosa a mio figlio e mi ha aperto un po’ gli occhi su quello che vuole dire fare oggi le cose. L’idea è stata quindi quella di lanciarsi in questa cosa, evitando di rimandare sempre.
Credo che certe cose sono insite in noi, è uno spirito che probabilmente si ha o non si ha, però sicuramente questa situazione ha accellerato il mio percorso.
Grazie Marco e continua a volare in alto col tuo grande cuore e la tua splendida famiglia!
Non conta la durata della vita, ma la sua profondità
(Ralph Waldo Emerson)