Vi presento Riccardo ed Eleonora
Lo staff di Frolla è semplicemente una FAMIGLIA. I ragazzi sono tutti amici e lavorano tutti con grande entusiasmo e spirito di sacrificio. La passione che riversano in questo lavoro è immensa e la simpatia che ne viene fuori è unica.
In questo ultimo periodo la famiglia si è allargata ulteriormente e ho incontrato i due nuovi ragazzi, Riccardo ed Eleonora, che si sono lasciati intervistare in esclusiva per il blog di Frolla.
Eccoli a voi.
Come ti chiami?
R. Riccardo
E. Eleonora
Quanti anni hai?
R. 31 anni
E. 24 anni
Dove vivi e con chi?
R. Ad Osimo (AN) con mia mamma e mia sorella Maria Chiara.
E. Abito con i miei genitori a Polverigi (AN).
Che lavori hai fatto prima di arrivare da Frolla
R. Ho lavorato al Conad, sistemavo gli scaffali del supermercato.
E. Dopo aver finito l’Istituto Socio Sanitario a Chiaravalle, ho fatto un tirocinio di un anno presso una scuola materna a Polverigi, dove facevo le pulizie e aiutavo i bambini dopo il pranzo a tornare nelle classi.
Poi ho fatto un anno di servizio civile presso la casa di riposo Recanatesi ad Osimo. Qui avevo tante mansioni ma quella che mi piaceva di più era fare le video chiamate ospite-familiare, eravamo infatti proprio nel boom del Covid. Io aiutavo gli anziani a chiamare i propri familiari. Eravamo tutti bardati. È stato un periodo molto impegnativo.
Raccontaci di Frolla, cosa fai qui? Come ti trovi?
R. Io lavoro da Frolla tutti giorni dalle 8 alle 12. Poi vado a casa, pranzo e faccio un riposino. Qui mi trovo benissimo soprattutto con Jacopo e Gianluca e mi piace fare i biscotti. Ho legato molto anche con Andrea che è molto simpatico. Sono sereno. Ah un’ultima cosa… ci tengo a dire che per me il lavoro è molto importante!
E. Lavoro qui da Luglio di quest’anno. Mi trovo molto bene, all’inizio ero un po’ spaesata perchè il gruppo era già molto unito e io ero arrivata per ultimo, però devo ammettere che in pochissimo tempo c’è stata una bella integrazione. All’inizio stavo in laboratorio ad imbustare i biscotti e mettevo le etichette, adesso lavoro anche al bar, dove faccio caffè e cappuccini e anche alla cassa. Inoltre ho imparato a fare le pergamene destinate alle bomboniere per gli eventi importanti.
Vado d’accordo con tutti i miei colleghi ma devo ammettere che c’è stato subito un ottimo feeling con Elisa. Ora siamo molto legate.
Cosa fai nel tempo libero? Hai qualche hobby?
R. Quando non lavoro sto con mia mamma, suono la batteria, vado in bicicletta e monopattino. Faccio teatro (NdR Compagnia UBO Teatro) con Michele Salvatori, un caro amico e nell’ultimo spettacolo che abbiamo fatto c’era anche Tommaso Gargiulo, che lavora con me qui da Frolla.
Mi piace disegnare, soprattutto colorare i mandala. Proprio oggi ne ho fatto uno e l’ho regalato a Gianluca.
Gioco a calcio nella squadra di Frolla e mi alleno con loro tutti i martedì. In passato ho fatto anche scout. Adesso partecipo alle uscite e alle attività del gruppo Raul Follerau di Castelfidardo, lì ho tanti amici e mi è dispiaciuto quando è morto il mio amico Emilio.
E. Durante il tempo libero faccio 45 minuti di lezione online di palestra per ben 4 volte la settimana.
Adoro colorare i mandala e mi piace ascoltare la musica e leggere, ma quest’ultimo hobby va un po’ a periodi, insomma ho alti e bassi. L’ultimo libro che ho letto è stato proprio il tuo ‘Frolla biografia di un sogno’ e mi è piaciuto tantissimo. Magari il prossimo puoi scriverlo su noi ragazzi di Frolla (NdR prendo immediatamente nota).
Hai un desiderio che vorresti realizzare?
R. A casa so fare tutto, so cucinare, pulire, adesso sto imparando anche a fare la lavatrice da solo. Il prossimo passo che mi piacerebbe riuscire a fare è quello di venire al lavoro con l’autobus da solo.
E. Il primo desiderio è quello di continuare a lavorare da Frolla perchè lo reputo un lavoro vero! C’è in ballo un trasferimento di casa per il futuro, ma per adesso non ci voglio pensare e godermi il momento.
Oltre a questo mi piacerebbe avere più amicizie perchè in passato sono stata esclusa dai compagni di scuola e dagli amici d’infanzia a causa della mia diversità.
I lori occhi brillano di entusiasmo e genuinità e quando l’intervista finisce, con il sorriso sempre stampato in volto, sono felici di poter tornare al laboratorio per continuare il loro lavoro.
Un solo pensiero mi martella in testa… quante cose diamo per scontate!
Grazie davvero ragazzi e benvenuti.
Assicurati di non fare mai meno del tuo meglio. (Walt Disney)